Il Centro di cardiochirurgia di Khartoum nasce per essere un centro regionale, perché rivolto non solo alla popolazione del Sudan ma anche a quella dei 9 paesi confinanti: Egitto, Libia, Chad, Repubblica Centroafricana, Congo, Kenya, Uganda, Etiopia e Eritrea. Ne beneficeranno così migliaia di bambini e adulti affetti da patologie cardiache - in particolare malformazioni congenite e patologie valvolari originate da febbri reumatiche - che non avrebbero nessuna altra possibilità di essere operati gratuitamente e da un'equipe altamente specializzata. L'intervento di Emergency è rivolto a tutti i pazienti affetti da malformazioni cardiache congenite, da patologie valvolari e da altre patologie per cui si richieda un intervento chirurgico. Una volta operativo, il Centro di cardiochirurgia di Khartoum potrà effettuare una media di mille interventi all'anno, oltre alle attività ambulatoriali di screening e monitoraggio post operatorio.
L'area su cui sorgerà il Centro di cardiochirurgia si trova lungo il Nilo Azzurro, nel villaggio di Soba, 20 Km a sud di Khartoum.
La costruzione è iniziata nell'ottobre 2004 ed è seguita direttamente dai logisti e ingegneri di Emergency.

Il Centro verrà gestito integralmente da Emergency, sia dal punto clinico che amministrativo. Personale internazionale altamente specializzato seguirà la formazione dello staff medico locale affinché vengano garantiti alti standard di cura e migliorata la capacità professionale dello staff sudanese e dei paesi confinanti.
Il Centro di Cardiochirurgia di Khartoum sarà collegato ad ambulatori dislocati nei 9 paesi confinanti col Sudan, che verranno utilizzati per individuare i casi più urgenti da trasferire a Khartoum. Un importante obiettivo sarà infatti quello di favorire e potenziare i rapporti tra tutti i paesi coinvolti nel progetto, attraverso la cooperazione in campo sanitario.
In una regione segnata da decenni da numerosi conflitti, raggiungere questo obiettivo rappresenta sicuramente un forte segnale di pace sia per le popolazioni africane direttamente coinvolte sia per l'intera comunità internazionale. A tal fine sono stati avviati colloqui con i Ministri della Sanità dei paesi confinanti per coordinare l'intervento regionale attraverso un sistema di ambulatori periferici.
cert n° 13574